Batteria HP Probook 4430s

Published on by akku laptop

Il pretesto per legarsi a Telecom Italia, da parte di Hp, trova spiegazione nelle parole di Marten Mickos, senior vice president e general manager cloud della casa californiana: “Le infrastrutture It tradizionali non hanno le capacità e la larghezza di banda adeguati per gestire livelli crescenti di dati e per questo è necessario che le organizzazioni passino a un nuovo modello di It, in cui il cloud offre connettività continua”. Il deal, infatti, ha come fine quello di accompagnare le grandi e grandissime aziende nel percorso di migrazione da architetture informatiche monolitiche ad infrastrutture flessibili in ambienti cloud ibridi e privati “motorizzati” dalla tecnologia Hp Helion.

Da Simone Battiferri, business director di Telecom Italia, giunge in effetti conferma del fatto che la partnership con Hp “amplierà la nostra value proposition in ambito cloud per le aziende e la Pubblica Amministrazione, arricchendo di nuove capacità tecnologiche l’offerta infrastrutturale di Nuvola Italiana”. Quanto alle prospettive concrete legate all’accordo, Battiferri parla genericamente di un mercato cloud, in termini di infrastrutture e risorse It tradizionali da migrare nella nuvola, “ancora all’inizio del suo sviluppo e quindi dalle grande potenzialità”. Oggi, secondo Hp, solo il 7% del mercato raggiungibile su scala globale è stato già indirizzato verso il cloud e su simili percentuali si viaggia anche in Italia.A detta di Stefano Venturi, amministratore delegato del gruppo Hp in Italia e corporate vice president di Hewlett-Packard Inc, “la vera potenzialità del cloud è la trasformazione delle infrastrutture informatiche facendo leva soprattutto sugli open standard, a cominciare da Open Stack, e per questo l’unione delle competenze di Hp e Telecom Italia fornirà alle organizzazioni capacità integrate e collaudate in grado di guidare i processi di migrazione”.

L’offerta combinata, confermano i due manager italiani, si rivolgerà al target del migliaio di aziende top italiane e si appoggerà ai sette data center attualmente in esercizio di Telecom (altri due sono in corso di realizzazione). Partendo da un’analisi delle esigenze di ciascun cliente, Hp metterà a disposizione la propria consulenza e tecnologie basate su standard aperti, mentre Telecom Italia contribuirà ai progetti con capacità di progettazione e gestione dei servizi.

“È tempo di costruire una nuova azienda. Insieme”. Ha un senso duplice lo slogan che campeggia sulla facciata della porzione della nuova Fiera di Barcellona, dove migliaia di clienti e partner (11mila i partecipanti accreditati) hanno osservato da vicino le novità annunciate sul palco del Discover 2014 e ascoltato le dichiarazioni dell’amministratore delegato, Meg Whitman. Le prime parole pronunciate dal Ceo hanno subito messo a fuoco le rinnovate ambizioni del gigante californiano nel porsi a vendor di riferimento per l’utenza aziendale. “Viviamo in un’era disruptive e non solo sotto l’aspetto tecnologico, nessuna azienda sopravvivrà se non si adeguerà al cambiamento dei modelli di business, dei modelli operativi, dei modelli organizzativi”.

Un vero e proprio proclama che nasce dalla convinzione di aver superato, a livello di società, il momento più difficile. “Dal 2012 a oggi", ha detto Whitman, "abbiamo ricostruito Hp e oggi siamo tornati e siamo tornati molto forti”. Un viaggio verso il futuro – il Ceo usa spesso nel corso della sua presentazione il termine “journey” – che ha conosciuto una tappa fondamentale con l’annuncio della divisione in due distinte società, Hewlett Packard Enterprise e Hp Inc. Quest’ultima si concentrerà sui prodotti hardware destinati al mondo consumer e a quello business, innanzitutto su Pc e stampanti (compresa la stampante 3D a tecnologia ink-jet Multifusion su cui la società sembra puntare parecchio).

E l’innovazione? Ovviamente non manca nel messaggio che la Whitman ha lanciato al Discover 2014. Ma non è tanto un’innovazione di prodotto, quanto di approccio. La Whitman ricorre al termine “velocità” per confermare come la società voglia essere oggi, più che mai, il punto di riferimento per le aziende che cercano nelle tecnologie informatiche (infrastrutture hardware e software, applicazioni, sicurezza, servizi) la strada maestra per generare new business. Siamo nell’era delle informazioni “seamless” e della “content connectivity” (e quindi in ambienti in cui i dati girano e i contenuti vengono creati, distribuiti e condivisi senza soluzione di continuità) e in quest’ottica la Whitman ha parlato di opportunità più che di sfide da vincere.

Hp assicura di aver cambiato pelle e imparato, anche sulla sua pelle, la “lezione” imposta dal mercato. Per continuare un viaggio iniziato in un garage della Silicon Valley nel lontanissimo 1939 e che oggi, parola del Ceo Meg Whitman, prende forza dallo spirito di quel luogo diventato un’icona per essere più innovativa che mai in un "garage" più grande, dove prendono posto due Hp e non più una sola.Più sottile e leggero di un Macbook Air: è il nuovo EliteBook Folio 1020 di Hp, un notebook con schermo Quad HD da 12,5 pollici. O meglio è la special edition dell’EliteBook Folio 1020, una versione che porta lo spessore di questo portatile a soli 15,7 millimetri e il peso a un chilo, mentre l’edizione standard si ferma comunque su una soglia paragonabile a quella di un tablet, 1,2 chili. La notizia è che si tratta non di un modello consumer, bello e leggero ma poco performante, bensì di un portatile pensato per lavorare e dotato di processore Intel Core-M. Quest’ultimo ha permesso di evitare (in entrambe le varianti) l’inserimento di ventole all’interno dello chassis, a tutto vantaggio della silenziosità.

Inoltre, mentre il fatturato trimestrale è risultato inferiore alle attese, ovvero 28,4 miliardi di dollari contro i 28,68 stimati dagli analisti, l’utile per azione è rientrato nella forbice ipotizzata attestandosi su 1,06 dollari. Alla luce di questi dati, nelle contrattazioni afterhour il titolo Hp ha poi perso fino all’1,5% del valore.In uno scenario fosco non mancano tuttavia punti di luce, come la ripresa – in linea con il trend di mercato generale – delle vendite di Pc. Nel trimestre terminante a fine ottobre, la divisione che l’azienda chiama “personal systems”, inclusiva anche di computer e tablet, è cresciuta in fatturato del 4% rispetto al pari periodo del 2013, laddove invece il giro d’affari delle stampanti è sceso del 5%.

Già costretta lo scorso anno a lasciare a casa 1.700 persone, Symantec è ben accompagnata in quest’opera di riduzione dell’organico per ragioni di riorganizzazione: lo scorso maggio HP ha tagliato 11mila dipendenti, mentre Intel e Cisco hanno annunciato, rispettivamente, 5mila e 6mila licenziamenti. Amd, invece, ridurrà del 7% il proprio organico, sempre allo scopo di contenere i costi.L’augurio è che la divisione societaria aiuti Symantec a riprendere la rotta. Delle due nuove aziende, quella focalizzata sulla sicurezza prenderà in carico una parte di attività che nell’anno fiscale 2014 hanno generato 4,2 miliardi di dollari, mentre quella relativa allo storage dovrà portare avanti le attività di information management (backup, recovery, archiviazione, eDiscovery) e un ramo di business da 2,5 miliardi di dollari. Michael A. Brown, attuale presidente e Ceo, manterrà i due incarichi nella nuova Symantec Sicurezza, mentre John Gannon diventerà il general manager della società dedita allo storage.

L'ingresso di HP nel mercato dei dispositivi indossabili è un tentativo di differenziarsi nettamente dalla concorrenza: MB Chronowing, realizzato in collaborazione con il designer Michael Bastian, è innanzitutto un orologio di fascia alta, e in secondo luogo un gadget tecnologico in grado di eseguire alcune funzioni smart. Il display, un Lcd in bianco e nero non tattile, può visualizzare notifiche di Sms, email, attività del calendario, previsioni meteo, risultati sportivi e quotazioni di borsa, ma siamo molto lontano dai livelli di interattività degli smartwatch di Samsung, Sony, LG o Motorola (per citare i nomi più lanciati in questo mercato), tutti dotati di microfono, sensori vari e app.L’intento di HP è ben diverso: MB Chronowing è meno “smart” e più “watch”, con i pregi e difetti che derivano da questa impostazione. Pregi sono sicuramente l’estetica, sostanzialmente quella di un orologio tradizionale, nonché il fatto che questo modello si basi un sistema operativo creato ad hoc, compatibile sia con i terminali Android sia con iOS.

database e software sviluppati da terze parti. La versione commerciale presenterà anche una serie di miglioramenti in termini di sicurezza e di capacità di gestione.

Nel frattempo, l’edizione “community” è a disposizione per sperimentazioni e per realizzare dei proof-of-concept. Basato su standard aperti, Helion OpenStack è estendibile e sfrutta l'innovazione promossa dalla community. La piattaforma consente inoltre di spostare, fornire e integrare i servizi cloud in ambienti It pubblici, privati e tradizionali. HP offrirà anche un programma di identificazione OpenStack per proteggere clienti selezionati da denunce legate a brevetti, copyright e segreti industriali.L'azienda ha poi annunciato una versione di prova dell'Helion Development Platform, disponibile per tre mesi su Helion Public Cloud: si tratta di un’offerta PaaS basata su CloudFoundry, che permette di sviluppare e rilasciare applicazioni cloud native, usando un’ampia gamma di linguaggi di programmazione e servizi. La versione di prova consentirà di verificare e testare la piattaforma senza dover creare un ambiente Helion OpenStack. L'ambiente di sviluppo include applicazioni e servizi basati su CloudFoundry (compresi il database MySQL, messaggi e marketplace) e sull'ambiente OpenStack.

Il nuovo prodotto HP si rivolge alle imprese ma potrebbe anche raggiungere il mercato consumer (e home office) di fascia alta. Tutti gli occhi sono puntati dunque sull'evento del prossimo 29 ottobre, il quale peraltro è il primo programmato dopo l’annuncio della scissione societaria.

To be informed of the latest articles, subscribe:
Comment on this post